Osservazioni Ddl Pillon

Comunicato stampa   dell’Unione  Nazionale Camere minorili  sul ddl  Pillon

L’UNIONE NAZIONALE CAMERE MINORILI

ESPRIME

sconcerto e forte preoccupazione per le prospettive di riforma espresse dal Governo sul tema dell’affidamento condiviso e della tutela dei diritti della persona minore alla bigenitorialità espressi nel testo del ddl n. 735, presentato dal Senatore Pillon ed altri, osservando che la riforma presenta un grave rischio di compromissione delle garanzie di crescita equilibrata e stabile delle persone minori nell’ambito delle proprie famiglie.

RILEVA

la contraddittorietà intrinseca della riforma che vorrebbe garantire la persona minore, finendo invece per affermare il punto di vista dell’adulto in termini economici e patrimoniali.

Il minore, infatti, è descritto come un “bene” che deve essere diviso esattamente a metà come un oggetto della casa familiare.

La previsione legislativa della doppia residenza, volta a non produrre disuguaglianze tra i due genitori, con specifica individuazione del numero minimo di giorni da trascorrere con gli stessi, intacca inevitabilmente l’identità  e la stabilità della persona minore, obbligando il figlio a tenere conto delle esigenze di affermazione dell’adulto prima ancora delle proprie.

Inoltre, il procedimento di mediazione familiare è svilito divenendo una mera condizione di procedibilità della domanda giudiziale, inficiandone la  natura e la struttura. Infatti, come rilevato dalla letteratura scientifica di settore, la mediazione familiare presuppone, come condizione necessaria, la volontarietà, intesa anche come spontanea disponibilità emotiva dei partecipanti, nonchè l’assenza di qualsivoglia forma di violenza e/o grave conflitto tra le parti, divenendo, viceversa, in tali ipotesi, controproducente e strumento di rafforzamento del conflitto.

OSSERVA

che obiettivo, condiviso da tutti gli operatori specializzati del settore di diritto di famiglia e minorile, è quello di ampliare il più possibile l’applicazione di una paritetica presenza dei genitori nelle vite dei propri figli.

Tale obiettivo è perseguibile con politiche di diffusione della cultura dei diritti del minore e di sostegno alle famiglie, evitando dannose contrapposizioni tra le due figure genitoriali

SOLLECITA

il Parlamento a rivedere rapidamente e seriamente la riforma presentata – perseguendo realmente la tutela della persona minore come riconosciuta da tutte le disposizioni di carattere  comunitario ed internazionale –  rivedendo la riforma in materia di affidamento condiviso dei figli minori, delle famiglie che si separano, considerando come unico centro di interessi e di diritti la persona minore.

In questo senso, l’UNCM

AUSPICA

che il confronto sulle riforme prosegua tra le forze politiche e nelle sedi parlamentari, previo confronto con gli operatori del settore, in un’ottica di effettivo miglioramento del sistema dei diritti delle persone minori.

Roma, 17 settembre 2018

Avv. Rebecca Rigon – Avv. Laura Landi

Responsabili Settore Civile

 Avv. Rita Perchiazzi           

Presidente U.N.C.M.                    

Avv. Serena Lombardo

Responsabile della Comunicazione U.N.C.M.