Al via la Scuola di Alta formazione Specialistica in Diritto della persona, delle relazioni familiari e dei minorenni

Parte la seconda edizione della Scuola di Alta formazione Specialistica in Diritto della persona, delle relazioni familiari e dei minorenni, promossa dall’Unione Nazionale delle Camere Minorili, in convenzione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, il Consiglio Nazionale Forense e con la collaborazione dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara. 

La Scuola ha una spiccata vocazione internazionale ed europea e intende favorire lo scambio e la sinergia tra tutte le discipline che si occupano dei diritti dei bambini e delle loro famiglie.

Il Corso, punto di riferimento per la formazione degli avvocati in materia di diritto di famiglia, sarà attivo in 20 sedi territoriali in tutta Italia.

Le lezioni, sempre accompagnate da seminari e esperienze laboratoriali, intendono garantire agli avvocati un’offerta didattica di eccellenza.  La formazione specialistica e l’aggiornamento permanente sono, infatti, fondamentali per la costruzione di un sapere davvero trasformativo e per riannodare la riflessione giuridica ai valori costituzionali della solidarietà, della dignità della persona e dell’uguaglianza sostanziale alla luce degli obiettivi dell’Agenda 2030.

L’inizio è previsto per domani, venerdì 19 settembre 2025 con il modulo di Area internazionale. Relatori saranno la prof.ssa Alessandra Annoni (Università di Ferrara) e prof. Pietro Franzina (Università Cattolica).

SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN DIRITTO DELLA PERSONA, DELLE RELAZIONI FAMILIARI E DEI MINORENNI

UNCM Unione Nazionale Camere Minorili, in convenzione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara, il Consiglio Nazionale Forense e in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Ferrara  annuncia l’avvio della seconda edizione -Biennio 2025/2027- della Scuola di Alta Formazione Specialistica in Diritto di Famiglia.

Ecco il link per informazioni ed iscrizioni https://www.camereminorili.it/alta-formazione/

Anna Costanza Baldry : una vita dedicata agli orfani dei femminicidi

Abbiamo conosciuto Anna Costanza Baldry  in occasione della presentazione, a Torino, del suo libro “Orfani Speciali” alla quale ero stata invitata.

Quando è arrivata il primo pensiero è stato di quanto energia ci fosse in questa donna così minuta.

E così piene di energie erano le sue battaglie per il riconoscimento dei diritti, prima di tutte quella per gli orfani di femminicidio e per le donne vittime di violenza; per i vent’anni a fianco delle donne che subiscono violenza nel 2015 fu premiata dal Presidente Mattarella con l’Ordine al Merito della Repubblica.

Per noi della Camera Minorile, per il gruppo di studio degli orfani di femminicidio era il punto di partenza per capire quale era la vita dei bambini e delle bambine dopo, dopo che  erano rimasti orfani della mamma uccisa dal papà, ed il punto di riferimento nella lettura dei suoi articoli scientifici ma pieni di cuore, nella sua battaglia per l’approvazione in parlamento della legge sugli orfani di crimini domestici.

Anna Costanza Baldry è morta sabato, e da oggi gli orfani di femminicidio, chi si prende cura di loro e le donne vittime di violenza si sentono più soli; noi siamo pieni di tristezza e di riconoscenza per quanto con il suo studio ci ha insegnato; ci portiamo nel cuore un pezzettino di lei e le parole che ci scrisse nella prima pagina del suo libro.

GLOSSIER il glossario-dossier su minori e informazione

Mercoledì 28 novembre 2018 – ore 11.30
Sala Viglione – Palazzo Lascaris
Via Alfieri , 15 – Torino

Prendete visione dell’allegato invito :    tutti_in_rete_invito

VENERDI’ 9/11/2018 Auditorium Vivaldi – Biblioteca Nazionale – Piazza Carlo Alberto 3 – Torino 


 LA REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI  E’ PREVISTA

ALLE ORE 8,30 PER CONSENTIRE L’INIZIO DELLA SESSIONE  ALLE ORE 9.00 

Vi raccomandiamo quindi di arrivare alle 8,30  

Ddl Pillon, una proposta di legge farraginosa e ideologica

Questione Giustizia   5 ottobre 2018   – di Assunta Confente,  Avvocata in Torino

Note a margine del ddl Pillon: una riforma altamente ideologica, schierata a difesa del genitore più forte economicamente e quindi iniqua, che impone una visione di parte e trascura la realtà sociale in cui inciderà la normativa, ignorando l’interesse dei minori, divisi per legge in due, come se la loro identità e i loro bisogni non esistessero o fossero comunque per tutti uguali

1. La proposta di legge n. 735 Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità che porta la firma del senatore leghista Simone Pillon è diretta a scardinare l’impianto legislativo attuale che delega al giudice la ricerca del giusto equilibrio degli interessi di tutti i membri della famiglia in crisi, nel rispetto del preminente interesse morale e materiale dei figli minori di età.

Una proposta di legge, farraginosa e ideologica, che modifica radicalmente la prospettiva sino ad oggi adottata a vantaggio di una visione stereotipata delle soluzioni da scegliere nei confronti dei bambini come se fossero beni da dividere in occasione della separazione unitamente al conto corrente, ai titoli ed ai mobili di casa; che non tiene in considerazione la realtà in cui i minori hanno vissuto, le peculiarità di ogni famiglia, la situazione economica dei genitori.

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Camera minorile di Torino aderisce al Comitato contro il DDL Pillon

La Camera Minorile di Torino aderisce al

COMITATO TORINESE PER IL RITIRO DELLA PROPOSTA DI LEGGE PILLON  che si è costituito nei giorni scorsi, condividendo le ragioni delle molte associazioni che chiedono  l’arresto dell’iter legislativo

Perché:

  • è una riforma altamente ideologica, schierata a difesa del genitore più forte economicamente e quindi iniqua e ingiusta;
  • ignora l’interesse dei minori, divisi per legge in due, come se la loro identità e i loro bisogni non esistessero o fossero comunque per tutti uguali;
  • è destinato ad aumentare la conflittualità tra le coppie che si vogliono separare e che si riflette sui minori;
  • per famiglia intende solo quella formata da padre e madre cancellando così le famiglie omogenitoriali e i loro figli;
  • con falso egualitarismo nasconde l’impostazione classista e sessista;
  • finge che l’affido condiviso non sia già oggi la forma più diffusa nelle separazioni.

Per tutte queste ragioni   Mercoledì  24 ottobre alle ore 20

nell’AULA MAGNA dell’Istituto Amedeo Avogadro, via Rossini 18.  Torino

si terrà un’assemblea aperta a cui tutti e tutte siete invitati/e a partecipare.

 

Per aderire, anche singolarmente  al Comitato scrivere a:  comitatotorinese.nopillon@gmail.com